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Il Principio di Affidamento nelle Professioni Sanitarie: ti fidi di me?

2024-10-11 23:26

Muzio Stornelli

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Il Principio di Affidamento nelle Professioni Sanitarie: ti fidi di me?

Nel complesso mondo delle professioni sanitarie, il principio di affidamento gioca un ruolo centrale nella gestione della responsabilità e della quali

Nel complesso mondo delle professioni sanitarie, il principio di affidamento gioca un ruolo centrale nella gestione della responsabilità e della qualità delle cure. Questo principio, fondato sulla fiducia reciproca tra i diversi professionisti coinvolti e tra il paziente e il personale sanitario, è essenziale per garantire l’efficacia del sistema sanitario. Tra le figure più coinvolte nel rispetto di questo principio c’è l’infermiere, professionista spesso a stretto contatto con il paziente, che rappresenta un pilastro fondamentale nel percorso di cura.

 

Ma cosa è il Principio di Affidamento?

Il principio di affidamento, riconosciuto dalla giurisprudenza italiana, si basa sull’idea che ogni professionista sanitario, nell’ambito delle proprie competenze, possa fare affidamento (appunto) sull’adeguato svolgimento del lavoro degli altri professionisti. Ogni operatore, quindi, non deve essere costretto a verificare continuamente l’operato altrui, potendo concentrarsi sull’assolvimento dei propri compiti.

Nel contesto sanitario, questo principio viene applicato per regolare la responsabilità dei professionisti, riducendo il rischio di sovrapposizioni e aumentando l’efficacia del team multidisciplinare. Per esempio, un infermiere può fare affidamento sul medico per la diagnosi e la prescrizione della terapia, mentre il medico può confidare nell’infermiere per la corretta somministrazione dei trattamenti. Tuttavia, anche all’interno della stessa categoria professionale, si applica tale principio giuridico-professionale.

 

Il Ruolo dell’Infermiere

L’infermiere è una figura chiave nell’applicazione del principio di affidamento. Oltre ad essere direttamente coinvolto nell’assistenza quotidiana al paziente, l’infermiere si trova spesso a dover gestire l’interazione tra l’utente e il resto del team sanitario. Questo ruolo di “cerniera” rende fondamentale la fiducia sia da parte dei medici che dei pazienti.

Un infermiere competente, assicura una corretta esecuzione dei trattamenti, ma contribuisce anche a rafforzare la fiducia del paziente verso l’intero sistema di cura. Il malato, infatti, si affida spesso all’infermiere per comprendere il proprio percorso terapeutico e per trovare rassicurazione.

 

Eppure, non tutto è incluso nel principio di affidamento; esiste anche un altro pilastro, allo stesso modo determinante, nel garantire cure ed assistenza sicure: si tratta del Controllo Incrociato:

Nonostante il principio di affidamento sia un pilastro fondamentale, ci sono situazioni in cui non può essere invocato. In particolare, quando si parla di controllo incrociato! Questo principio sottolinea che, in determinate circostanze, un professionista sanitario ha il dovere di verificare l’operato dei colleghi, soprattutto se emergono dubbi o incongruenze evidenti.

Un esempio comune è quello della somministrazione di farmaci. Se un infermiere nota un dosaggio anomalo o una prescrizione che appare errata, ha l’obbligo di sollevare la questione con il medico o il farmacista. Non può limitarsi a fidarsi ciecamente della prescrizione senza verificare, poiché ciò potrebbe esporre il paziente a gravi rischi. In questi casi, il principio di affidamento cede il passo alla responsabilità personale, dove il controllo incrociato diventa essenziale per garantire la sicurezza del paziente.

 

Tra le situazioni in cui il principio di affidamento non può essere invocato troviamo:

·      somministrazione di farmaci con dosaggi sospetti: se un dosaggio sembra errato o incompatibile con le condizioni del paziente, l’infermiere è tenuto a verificare;

·      errori di comunicazione: quando ci sono discrepanze o malintesi tra i professionisti del team, è necessario chiarire le istruzioni prima di procedere;

·      situazioni di emergenza: in contesti di urgenza, dove l’errore può essere fatale, ogni professionista è chiamato a valutare attentamente le decisioni, anche al di fuori del proprio ambito specifico;

·      errore commesso da altro operatore, ma in una materia non specialistica, rientrante nel bagaglio professionale di ogni professionista medio;

·      errore commesso in un settore specialistico cui abbia assistito altro operatore pure specializzato in tale settore;

·      errore commesso in un settore specialistico, ma talmente grossolano da non poter sfuggire ad altro professionista, pur non specialista in quel settore.

In queste circostanze, il principio di affidamento viene limitato, e prevale la necessità di una vigilanza attiva e collaborativa, dove il controllo incrociato rappresenta una garanzia fondamentale per la sicurezza del paziente.

 

Implicazioni del Principio di Affidamento per l’Infermiere

Dal punto di vista legale e professionale, l’applicazione del principio di affidamento impone delle responsabilità all’infermiere. Se un’infermiera o un infermiere rileva anomalie o errori nell’operato di altri professionisti sanitari, ha il dovere di segnalarle per evitare danni al paziente. L’ignoranza o il mancato intervento, in tal caso, possono configurare una colpa professionale.

Il principio di affidamento, quindi, non solleva gli infermieri dalle loro responsabilità, ma anzi li rende parte attiva e consapevole del team sanitario. Ogni infermiere deve essere preparato e aggiornato per garantire il rispetto degli standard professionali e per offrire il miglior servizio possibile ai pazienti.

 

Formazione e Aggiornamento: Un’Esigenza Costante

L’infermiere, per poter rispettare appieno il principio di affidamento, deve investire nella propria formazione continua. Le conoscenze e le tecnologie sanitarie sono in costante evoluzione, e un professionista sanitario che non si aggiorna rischia di compromettere non solo la fiducia del paziente, ma anche quella degli altri professionisti del team.

La formazione non riguarda solo aspetti tecnici, ma include anche competenze relazionali e gestionali che permettono di operare con maggiore consapevolezza e responsabilità. Un infermiere ben formato è in grado di riconoscere eventuali errori e di intervenire tempestivamente, contribuendo a ridurre i rischi per il paziente.

Conclusione

Il principio di affidamento rappresenta una colonna portante delle professioni sanitarie, soprattutto in contesti complessi e multidisciplinari. Tuttavia, è fondamentale che ogni professionista sanitario sappia quando è necessario adottare un controllo incrociato e non limitarsi a fidarsi dell’operato altrui.

Ebbene, portiamo avanti il nostro sviluppo tecnico ed intellettuale, facciamolo con la convinzione che sarà a beneficio dell’utente e dell’evoluzione culturale e sociale di un professionista che, ancora oggi, è a caccia di una identità professionale!

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